Era il 24 Agosto del 2016 e l’Italia si svegliò con la notizia di un terribile terremoto che aveva devastato L’Aquila, Amatrice, Accumoli, Castelluccio, Cascia, Norcia, Preci, Pieve Torina, Assisi, Perugia e tanti altri piccoli paesi. Subito la memoria volò all’evento di qualche anno prima che distrusse L’Aquila, subito le immagini dei piccoli borghi distrutti, della cattedrale di Norcia e di tanta devastazione entrarono con prepotenza nelle case degli italiani.
Tanta, tantissima attenzione mediatica si riversò su questi borghi, portò alla ribalta la disperazione e la fierezza di questa parte d’Italia così fragorosamente colpita: per settimane tutti i telegiornali parlarono in diretta dal “cratere” del terremoto, finchè, come purtroppo sempre accade, l’attenzione andò via via scemando e del Terremoto di Amatrice del 2016 si parla ormai solo in occasione dell’annuale anniversario.
Gli eventi di questo inizio 2020 con l’arrivo del Sars-Cov2 e della malattia che causa, la così ormai celebre Covid, hanno ovviamente monopolizzato tutta la nostra attenzione: sentiamo ormai da mesi parlare ogni giorno di contagi, persone guarite e purtroppo tanti decessi. L’attenzione di tutti si è spostata al Nord, Lombardia, Piemonte, Veneto sono le regioni più colpite, ma lo stravolgimento della vita dovuto al Covid ha influenzato tutta l’Italia, a maggior ragione le persone che ancora oggi vivono il dramma di un terremoto così distruttivo e così recente.
Eppure tutti i mass media sembrano ignorare la doppia difficoltà di queste terre e di queste persone. Da questa considerazione nasce l’idea di questo progetto, un viaggio attraverso i territori devastati prima dal terremoto, dimenticati poi dai mass media e accomunati ora a tutti noi dai disagi e la paura che il Covid ha portato nelle nostre vite.
La Fondazione Animo Onlus, da sempre sensibile alle tematiche della mobilità sostenibile, della promozione e la valorizzazione del Territorio sia in ambito turistico che naturalistico e da sempre vicina alle situazioni maggiormente difficili, assieme al network di Cicloturismo ha così deciso di coinvolgere il famoso cicloturista Paolo Pagni in questo viaggio: un viaggio in bicicletta che ripercorra gli eventi, visiti i posti, documenti i danni e la difficoltà di queste persone e diventi un diario pieno di racconti di Sindaci, Volontari, Imprenditori e persone comuni che hanno vissuto l’esperienza del Covid con la zavorra del post terremoto.
Un viaggio che attraverserà quindi tutti quei paesi divenuti loro malgrado così famosi sui telegiornali, L’Aquila, Amatrice, Accumoli, Castelluccio, Cascia, Norcia, Preci, Pieve Torina, Assisi, Perugia e che oggi invece nessuno nomina più, documentando con foto, interviste, dirette FB e video la vita, le speranze e il presente di questo territorio
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